Circa due terzi di questi sono esposti a fattori di rischio psico-sociali che ne determinano la comparsa, comportando:
A livello aziendale:
- Ridotte prestazioni lavorative
- Morale basso
- Giorni di lavoro persi
A livello personale:
- Scarse prestazioni lavorative
- Deficit dello stato di salute e del benessere psico-fisico
- Influisce negativamente sui rapporti personali
Per tutte queste implicazioni, che non solo colpiscono il lavoratore ma che danneggiano anche l’azienda, il fenomeno dello stress lavoro correlato è sempre più al centro di studi, alla ricerca di un modo per prevenirlo es affrontarlo; a tal proposito l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro ha emanato la Guida elettronica per la gestione dello stress e dei rischi psico-sociali, fruibile gratuitamente sul sito ufficiale.
Cos’è lo Stress
Le persone sperimentano lo stress quando percepiscono uno squilibrio tra le richieste lavorative e le risorse fisiche e mentali che hanno a disposizione per fronteggiarle.I fattori di rischio sono chiamati fattori psico-sociali e sono:
- Richiesta eccessiva e esposizione a pericoli fisici
- Mancanza di controllo personale, non avere sufficiente influenza su come viene svolto il lavoro
- Supporto inadeguato da colleghi e dirigenti
- Relazioni negative, essere soggetti e comportamenti inaccettabili come molestie e violenza
- Conflitti di ruolo, non comprendere ruoli e responsabilità
- Scarsa gestione del cambiamento, non essere coinvolti nei cambiamenti organizzativi
- Aggressioni sul luogo di lavoro.
La guida elettronica di semplice comprensione, passo per passo, parte dalla definizione di stress fino all’azione risolutiva, ovvero al CHE FARE, supportato da fonti legislative; utile non solo per il lavoratore ma anche e soprattutto per l’azienda.Gestire lo stress non è solo un imperativo morale e un buon investimento per i datori di lavoro, viene sottolineato dall’Agenzia, bensì anche un dovere giuridico stabilito dalla direttiva europea quadro 89/391/CEE (nel nostro Paese dal D.Lgs. 81/08) e ribadito dagli accordi quadro tra le parti sociali sullo stress lavoro-correlato e sulle molestie e la violenza sul luogo di lavoro. Inoltre, il patto europeo per la salute e il benessere mentale riconosce il mutamento delle esigenze e le crescenti pressioni nei luoghi di lavoro e incoraggia i datori di lavoro ad applicare ulteriori misure volontarie per promuovere il benessere mentale. Sebbene spetti ai datori di lavoro la responsabilità giuridica di garantire la corretta valutazione e il controllo dei rischi sul lavoro, è indispensabile coinvolgere anche i lavoratori, che insieme ai loro rappresentanti conoscono meglio di chiunque altro i problemi che possono verificarsi nei luoghi di lavoro.
Che fare?
- Sensibilizzare: attraverso incontri formali e lo sviluppo di una politica sullo e la sensibilizzazione dei lavoratori a riguardo
- Valutare: il primo passo è quello di identificare i pericoli, valutarne l’entità, e a tal proposito sono utili:
– Valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato (Manuale Inail in attuazione del Dlgs 81/08).
– Decreto lgs 81/2008 – Indicazioni per la corretta gestione del rischio e per l’attività di vigilanza. - Agire: attraverso l’azione preventiva e quella correttiva. Quando non è più possibile controllare alcuni rischi è importante predisporre azioni correttive e tempestive.