Revisione sistema vaccinale, proposta M5S Lazio antiscientifica e no vax.
Stop a all’obbligo, analisi pre vaccinali, nutrizione preventiva e un periodo di “quarantena” di 4-6 settimane per i bambini vaccinati prima del rientro a scuola. Pioggia di critiche sulla proposta di legge “free vax” del M5S Lazio.
Un vero e proprio compendio di tutte le bufale no vax circolate sul web nell’ultimo anno che arriva addirittura a penalizzare i bambini vaccinati escludendoli dalle scuole per oltre un mese
.
Così Federico Gelli (Pd) ha definito la prima proposta di legge no vax presentata in questo Paese
, che porta la firma di autorevoli esponenti del M5S
.
L’hanno intitolata “Legge quadro di revisione del sistema vaccinale regionale”, ma effettivamente a leggerla sembra più un manifesto no-vax.
Già, perché leggendo di “quarantena per i bimbi vaccinati”, di “trattamento personalizzato”, di vaccinazioni che “devono essere eseguite a partire dalla fine del secondo semestre di vita del soggetto al fine di ridurre al minimo le reazioni avverse” e di “nutrizione preventiva” (perché sì, l’alimentazione può contribuire a rafforzare l’organismo, ma no, non si sostituisce ai vaccini nella protezione contro le malattie) dire che si parli di scienza sarebbe un eufemismo.
Oltre a programmi di formazione per il personale vaccinatore e trasparenza su reazioni avverse e relazioni causali tra patologie e vaccini (mentre la Cassazione, con ordinanza 18358/2018 della sesta sezione civile, ha da poco sentenziato per l’ennesima volta che i vaccini non provocano autismo), la proposta di legge M5S recita che la regione “tutela e promuove il principio di precauzione anche nella pratica vaccinale, nonché la democratizzazione della medicina, la libertà di scelta terapeutica, o la collaborazione del paziente con il medico per la co-definizione del percorso terapeutico”.
Con buona pace della leggendaria autorevolezza di una laurea in medicina.
“Gli esami prevaccinali non esistono e i bambini vaccinati non sono infettivi. Questi sono i fatti, confermati da solidissime prove scientifiche, il resto sono bugie, bugie pericolose”
(Roberto Burioni, Medico virologo)
E mentre dal mondo scientifico e politico continuano a piovere critiche (una bestialità scientifica
, ha commentato l’immunologo Guido Silvestri, vicino ai 5Stelle; un pasticcio, non si scherza sulla salute
, gli ha fatto eco la senatrice Paola Binetti dell’Udc), chissà cosa ne pensa il ministro della Salute Giulia Grillo, che solo pochi giorni fa ribadiva l’importanza dei vaccini come presidio fondamentale di prevenzione primaria
(nonostante l’apertura alla possibilità di fare un passo indietro sull’obbligatorietà).
Gli elementi no vax della proposta di legge M5S Lazio
La proposta per la “revisione del sistema vaccinale”, firmata dai consiglieri pentastellati tra cui Davide Barillari e Roberta Lombardi, è stata scritta con le associazioni dei genitori “per la libertà di scelta”.
Analisi pre vaccinali e quarantena
Tra i punti caldi della proposta di legge si sono quelli che riguardano le vaccinazioni personalizzate, le analisi pre vaccinali e il periodo di isolamento di circa un mese previsto per i bambini sottoposti al vaccino (“Mettere in quarantena un bambino vaccinato con vaccino acellulare è come maneggiare con prudenza una lampadina tolta dall’abat-jour, perché potrebbe esserci rimasta un po’ di “scossa” dentro”, uno dei commenti degni di nota che si leggono sui social).
Personalizzazione della pratica vaccinale
Ma non solo. Il capitolo 3 spiega che, prima della vaccinazione, il pediatra dovrà raccogliere una “dettagliata anamnesi dei genitori, dei parenti prossimi e del bambino stesso, considerando tutti i fattori che influenzano la salute di quest’ultimo nella sua globalità, perché su di lui si ripercuotono anche le condizioni socio-ambientali del territorio in cui vive il nucleo familiare, ossia dati economici, nutrizionali, tossicologici e psico-comportamentali dei componenti della sua famiglia; pediatri e medici sono tenuti a valutare con particolare attenzione le condizioni cliniche e di analisi che prospettano la necessità dell’esonero o del differimento della vaccinazione”.
Nutrizione preventiva
Se questo non dovesse bastare, basta scendere al capitolo 7 per trovare la “nutrizione preventiva”: una serie di proposte per rafforzare l’organismo. Come se questa potesse sostituire il ricorso alla vaccinazione. Perché, in linea di massima, sono proposte condivisibili, ma calate in questo contesto sanno troppo di strizzata d’occhio alle correnti di pensiero per le quali sarebbe sufficiente l’allattamento al seno per scongiurare l’insorgenza di malattie per le quali di norma si viene vaccinati.
Fonte: Nurse24.it