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Francia: Studenti promotori di salute e prevenzione dal 2019

Doctor on flag of France background. 3d illustration

Gli studenti francesi dovranno prestare un “serivizio sanitario” obbligatorio

La Francia sta per adottare un nuovo modello formativo per gli studenti di alcune facoltà, tra cui quelle di studi infermieristici.

Durante il percorso di studi, dovranno trascorre un periodo in seno a strutture scolastiche superiori – licei, college e facoltà universitarie – dove accrescere le loro conoscenze in termine di contatto con il prossimo e fornire supporto informativo per migliorare la cultura della prevenzione.

La riforma francese di sensibilizzazione sui problemi di salute pubblica

Si chiama “servizio sanitario” e prevede che chi studia medicina, odontoiatria, scienze infermieristiche vada per tre mesi in licei e università per promuovere la cultura della prevenzione.

La Francia sta per adottare un nuovo modello formativo per gli studenti di alcune facoltà (medicina, farmacia, odontoiatria, ostetricia, studi infermieristici, masso-fisioterapia) che dovranno, nel corso degli studi, prestare un ”servizio sanitario” obbligatorio, che si tradurrà in un periodo da trascorre in seno a strutture scolastiche superiori – licei, college e facoltà universitarie – dove accrescere le loro conoscenze in termine di contatto con il prossimo e fornire supporto informativo per migliorare la cultura della prevenzione.

Il piano riguarderà, a partire dal prossimo settembre, 47 mila giovani iscritti alle varie facoltà universitarie. Il progetto è stato fortemente sostenuto dal Ministro della Salute, Agnes Buzyn, insieme al suo collega dell’Istruzione superiore, Frederique Vidal.

 

“La prevenzione è una priorità nella nostra strategia nazionale per la salute. La sfida per il domani è come preservare il capitale sanitario. Oggi alleniamo i nostri professionisti nelle cure, ma è necessario che siano “imbevuti” anche della cultura della prevenzione.”

Agnes Buzyn – Ministro della Salute francese

 

Questo servizio sanitario durerà l’equivalente di tre mesi, a tempo parziale (o sei settimane a tempo pieno o 60 mezze giornate). Si comincerà con un periodo di formazione, per dare gli strumenti necessari agli studenti. Quindi, saranno schierati sul campo.

Inizialmente, le aree di assegnazione dovrebbero concentrarsi su college, scuole superiori e università, che offrono un gran numero di potenziali strutture, con ambiti già chiaramente identificati in termini di prevenzione. Ma il servizio sanitario è anche destinato a essere schierato nelle aziende, nell’Ehpad (cliniche di lungodegenza per persone anziane), nelle strutture medico-sociali e nelle prigioni.

Abbiamo chiesto alle agenzie sanitarie regionali e ai rettori dell’Accademia di identificare i luoghi di addestramento. Le offerte non mancheranno e abbiamo bisogno di prevenzione ovunque, afferma il ministro Vidal. Più complicati appaiono i problemi logistici, che riguardano soprattutto l’integrazione di questo modulo con gli orari degli studenti dei diversi settori. Questo servizio sanitario, che verrà premiato con l’ottenimento di “crediti”, dovrà essere inserito da scuole, istituti e facoltà nei loro modelli di formazione dal prossimo anno.

Chiederemo alle istituzioni di lavorare su progetti comuni, in modo che il servizio sanitario sia un’opportunità per collaborare insieme per diverse professioni sanitarie, afferma ancora Frédérique Vidal.

Questa novità – come riporta Globalist – per gli infermieri si innesterà al secondo o terzo anno di corso; per i farmacisti al quarto o quinto anno, mentre per i futuri medici durante il loro terzo anno di studio.

Il governo non ha accettato la richiesta dell’Associazione nazionale degli studenti di Medicina di introdurre una remunerazione per questo servizio, ma si impegna a compensare le spese di viaggio, in modo che non costerà nulla agli studenti, sottolinea infine Agnès Buzyn.

 

Fonte: Nurse24.it