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Legge di Bilancio in Gazzetta Ufficiale. Ecco le principali norme che riguardano la sanità

La soddisfazione del ministro Grillo: «Molte novità importanti per la sanità, che porteranno servizi migliori per i cittadini».

Iandolo (Cao) sulla nuova disciplina della pubblicità sanitaria: «Quando si parla di salute, il cittadino non deve essere lasciato in balia di messaggi suggestivi, incompleti e contraddittori, quando non palesemente ingannevoli»

La Legge di Bilancio è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale e sono numerose le norme che riguardano la sanità. Il ministro della Salute Grillo ha espresso la propria soddisfazione per la manovra approvata dal Parlamento, che «porterà servizi migliori per i cittadini». Come riassunto dal Ministero, i principali finanziamenti riguardano la riduzione delle liste di attesa (350 milioni in tre anni), il fabbisogno sanitario nazionale (per il quale sono stati previsti 4,5 miliardi in tre anni), la ristrutturazione e l’ammodernamento degli ospedali (4 miliardi), l’incremento delle borse di studio per la medicina generale (10 milioni), i contratti di formazione specialistica dei medici (22,5 milioni), gli IRCCS della Rete oncologica e della Rete cardiovascolare (10 milioni) e l’adroterapia (25 milioni).

Sono inoltre state introdotte regole più stringenti per l’informazione sanitaria. Le comunicazioni già consentite in base alla normativa finora vigente potranno, d’ora in poi, contenere esclusivamente gli elementi funzionali a garantire la sicurezza dei trattamenti sanitari, escludendo qualsiasi elemento di carattere promozionale o suggestivo. In caso di violazione delle norme in esame, si prevedono sanzioni disciplinari da parte degli Ordini, e la segnalazione all’AGCOM (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni), ai fini dell’eventuale adozione dei provvedimenti sanzionatori di competenza.

Una norma, secondo il presidente nazionale dell’Albo Odontoiatri Raffaele Iandolo, che «determinerà, da ora in poi, una regolamentazione della pubblicità in sanità che valorizzi l’aspetto informativo, cancellando quello promozionale e commerciale. Tutto quanto abbiamo spiegato e proposto nella nostra interlocuzione con la politica, è stato pienamente recepito. Quando si parla di salute, il cittadino deve essere messo nelle condizioni di poter decidere liberamente, avendo a disposizione informazioni corrette e trasparenti, e non lasciato in balia di messaggi suggestivi, incompleti e contraddittori, quando non palesemente ingannevoli».


A seguire, le principali misure della Legge di Bilancio che riguardano il mondo sanitario:

IL FABBISOGNO SANITARIO NAZIONALE
Il Fondo sanitario nazionale si attesterà a 114,439 mld e verrà incrementato di 2 mld per il 2019 e per l’anno 2021 di ulteriori 1,5 mld. Gli aumenti per il biennio 2020-2021 saranno però subordinati alla stipula, entro il 31 marzo 2019, di una specifica Intesa in Stato Regioni per il Patto per la salute 2019-2021 che contempli misure di programmazione e di miglioramento della qualità delle cure e dei servizi erogati e di efficientamento dei costi.

LA RIDUZIONE DELLE LISTE D’ATTESA
Per l’attivazione di interventi volti a ridurre, anche in osservanza delle indicazioni previste nel vigente Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa, i tempi d’attesa nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, viene autorizzata la spesa di 150 milioni di euro per il 2019, e 100 milioni per il 2020 e 2021.

BORSE DI STUDIO MMG
Previsti 10 milioni di euro per attivare circa 250 borse di studio in più per i corsi di formazione in medicina generale.

CONTRATTI DI FORMAZIONE SPECIALISTICA
Al fine di aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici, viene autorizzata una spesa incrementata di 22,5 milioni di euro per il 2019, di 45 milioni di euro per il 2020, di 68,4 milioni di euro per il 2021, di 91,8 milioni di euro per il 2022 e di 100 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023. Si tratta di circa 900 borse in più.

CONCORSI PER MEDICI IN FORMAZIONE SPECIALISTICA
I medici in formazione specialistica iscritti all’ultimo anno del relativo corso sono ammessi alle procedure concorsuali in esame nella specifica disciplina bandita e collocati, nel caso di esito positivo delle procedure, in una graduatoria separata. La loro eventuale assunzione a tempo indeterminato, nel caso in cui siano risultati idonei o utilmente collocati nelle rispettive graduatorie, è comunque subordinata al conseguimento del titolo di specializzazione e all’esaurimento della graduatoria dei medici già specialisti alla data di scadenza del bando.

DEROGA ISCRIZIONE ORDINI PROFESSIONISTI SANITARI
Viene stabilito che chi ha svolto professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione senza il possesso di un titolo abilitante per l’iscrizione all’albo professionale, per un periodo minimo di 36 mesi, anche non continuativi, negli ultimi 10 anni, potrà continuare a svolgere le attività professionali previste dal profilo della professione sanitaria di riferimento, purché si iscriva, entro il 31 dicembre 2019, in appositi elenchi speciali ad esaurimento (da costituire entro 60 giorni con decreto del ministero della Salute) e istituiti presso gli Ordini dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, fermo restando che tale iscrizione non si tradurrà in un’equiparazione.

INDENNITÀ DI ESCLUSIVITÀ
A decorrere dal triennio contrattuale 2019-2021, il trattamento economico stabilito per la categoria di dirigenti medici, veterinari e sanitari con rapporto di lavoro esclusivo concorre alla formazione del monte salari utile ai fini della determinazione degli oneri derivanti dalla contrattazione collettiva a carico delle amministrazioni competenti, con oneri a valere sul finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale.

SCREENING NEONATALI
Si estendono gli accertamenti diagnostici neonatali obbligatori a scopo di prevenzione e ambito di applicazione degli screening neonatali anche alle malattie neuromuscolari genetiche, alle immunodeficienze congenite severe e alle malattie da accumulo lisosomiale. Si prevede inoltre una revisione periodica, almeno biennale, della lista di patologie da ricercare attraverso screening neonatale e l’inserimento nei Lea della diagnosi precoce anche delle suddette patologie genetiche. Viene inoltre incrementata di 4 milioni la copertura finanziaria per gli screening neonatali.

ANAGRAFE NAZIONALE VACCINI
Si stabilisce che per la completa realizzazione dell’anagrafe nazionale vaccini lo stanziamento previsto dalla legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale viene incrementato di 50mila euro annui a decorrere dal 2019. Per raccogliere in maniera uniforme sull’intero territorio nazionale mediante le anagrafi vaccinali regionali i dati da inserire nell’anagrafe nazionale vaccini, anche attraverso il riuso di sistemi informatici o di parte di essi già realizzati da altre amministrazioni regionali, vengono stanziati 2 mln di euro per l’anno 2019 e 500mila euro a decorrere dal 2019, da ripartire tra le Regioni sulla base di criteri determinati con decreto del Ministero della Salute.

EDILIZIA SANITARIA
Ai fini del programma pluriennale di interventi in materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico, l’importo è elevato a 28 miliardi di euro, fermo restando, per la sottoscrizione di accordi di programma con le regioni e l’assegnazione di risorse agli altri enti del settore sanitario interessati, il limite annualmente definito in base alle effettive disponibilità di bilancio.

BANCA DATI DAT
Si autorizza la spesa di 400 mila euro annui dal 2019 per l’istituzione presso il Ministero della salute di una banca dati destinata alla registrazione delle disposizioni anticipate di trattamento sanitario (Dat).

FATTURA ELETTRONICA
Per il periodo d’imposta 2019, i soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria, ai fini dell’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata, non possono emettere fatture elettroniche con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare al Sistema tessera sanitaria.

CONTRIBUTI STRAORDINARI PER LA RICERCA
Vengono previsti un contributo straordinario di 30 mln annui per 10 anni al Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e un contributo straordinario di 1mln per ciascuno degli anni del triennio 2019-2021 in favore dell’European Brain Research Institute.


Fonte: Sanità Informazione