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OSS arrestato a Potenza: timbrava e lasciava il servizio

Accusa di truffa aggravata per un operatore socio sanitario di Potenza

L’oss è accusato di avere più volte timbrato il badge per poi allontanarsi e abbandonare il posto di lavoro

Con l’accusa di truffa aggravata, la Polizia ha arrestato un operatore sanitario socio sanitario (OSS) di 66 anni dipendente dell’ospedale San Carlo di Potenza, scoperto ad allontanarsi quotidianamente dallo stesso ospedale nonostante, dopo aver timbrato il badge, risultasse in servizio.

Le indagini della Squadra mobile del capoluogo lucano sono cominciate dopo la denuncia presentata da alcuni dirigenti dell’azienda ospedaliera potentina.

Su richiesta della Procura della Repubblica di Potenza, gli agenti della Squadra Mobile della Sez. Reati contro la Pubblica Amministrazione del capoluogo lucano, nella mattinata di oggi, martedì 6 febbraio, durante un’operazione denominata “Tulipano nero“, hanno dato esecuzione in Basilicata alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari nei confronti di Donato Lovallo, nato a Filiano, in provincia di Potenza, il giorno 12 febbraio 1952, OSS (Operatore Socio Sanitario) in servizio presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, indagato del reato di truffa aggravata cui agli artt. 61 n.9, 81e 640 c.p.

A seguito della denuncia presentata da alcuni dirigenti dell’Azienda Sanitaria Ospedaliera, è stata avviata un mirata attività investigativa, al fine di riscontrare il sistematico allontanamento dalla sede di lavoro del dipendente pubblico, già oggetto di procedimento disciplinare per altri simili fatti.

Attraverso servizi di osservazione e pedinamento degli investigatori, è stato riscontrato che l’indagato, quotidianamente, abbandonava il luogo di lavoro, pur continuando a figurare, ma solo apparentemente, in servizio, come riscontrato dall’acquisizione dei fogli di rilevazione presenze e andava a passaggio con la propria autovettura recandosi anche presso alcune attività commerciali a fare acquisti da come si evince dal video diffuso dal Questore di Potenza, Alfredo Anzalone.

Al fine di eludere il controllo automatizzato dell’orario di lavoro e potersi allontanare indisturbato a proprio piacimento dal Laboratorio di Analisi dell’Ospedale San Carlo di Potenza, dove prestava servizio, il Lovallo, dopo aver timbrato il suo ingresso e fatto notare la sua presenza nel reparto, si spostava senza timbrare il relativo badge, risultando così già in servizio e durante le indagini è stato addirittura riscontrato che, in diverse occasioni, arbitrariamente non si presentava a lavoro, senza alcuna motivazione o giustificazione, come informa una nota inviata dal Procuratore della Repubblica di Potenza f.f., Francesco Basentini.

Fonte: Operatoresociosanitario.net