Concorso OSS 53 posti – Alessandria

Azienda sanitaria locale AL Concorso pubblico, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n. 53 posti di Operatore Socio Sanitario cat. BS così ripartiti:

  • 30 posti per l’ASL AL
  • 22 posti per l’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo” di Alessandria
  • 1 posto per l’ASL AT

di cui 16 posti riservati prioritariamente a volontari delle FF.AA., ai sensi del D.Lgs. n. 66 del 15.03.2010 e successive modificazioni, artt. 678 c. 9 e 1014 c. 1 e 4 (volontari in ferma breve e ferma prefissata e ufficiali di complemento in ferma biennale e in ferma prefissata), che risultino idonei alla prova.

REQUISITI SPECIFICI DI AMMISSIONE:

  • Attestato di qualifica per Operatore Socio Sanitario, conseguito ai sensi dell’art. 12 del Provvedimento 22.02.2001 della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 19.04.2001 – Serie Generale;
  • Diploma di istruzione secondaria di primo grado (licenza media) o assolvimento dell’obbligo scolastico, ovvero provvedimento di equipollenza del titolo conseguito all’estero e rilasciato dagli organi competenti.

I requisiti prescritti per l’ammissione al concorso devono essere tutti posseduti entro la scadenza del termine utile per la presentazione delle domande. Il difetto anche di uno solo dei requisiti prescritti comporta la non ammissione al concorso.

VALUTAZIONE DEI TITOLI E DELLE PROVE

La Commissione dispone, complessivamente, di 100 punti così ripartiti
a) 40 punti per i titoli
b) 60 punti per le prove d’esame.

I punti per le prove d’esame sono così ripartiti:
a) 30 punti per la prova pratica;
b) 30 punti per la prova orale.

I punti per i titoli sono così ripartiti:
a) 15 punti titoli di carriera
b) 8 punti titoli accademici e di studio
c) 2 punti pubblicazioni e titoli scientifici
d) 15 punti curriculum formativo e professionale.

BANDO COMPLETO 53 posti

Scadenza 30 giorni, successivi alla data di pubblicazione dell’estratto del presente bando, sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica, 4^ serie speciale concorsi. Si attende pubblicazione.

Sfida la tempesta per andare a lavoro, muore travolta dalla piena

Ha sfidato la tempesta per andare a lavoro, ma la piena del Bormida l’ha travolta. È morta così una Operatrice socio sanitaria di 52 anni che lavorava nella casa di riposo “Santa Giustina” di Sezzadio, piccolo paese tra Acqui e Alessandria.

Oss uccisa dal Bormida: ha sfidato la tempesta per andare a lavoro

Aveva 52 anni la donna morta travolta dall’onda di piena del fiume Bormida. Viveva a Gramelero, in provincia di Alessandria con il marito e il figlio. E per tutta la vita aveva lavorato con gli anziani.

Era una Oss e tutti i giorni lavorava nella casa di riposo “Santa Giustina” di Sezzadio, piccolo paese tra Acqui e Alessandria. Lo aveva fatto anche ieri mattina. Non poteva sopportare che la sua mancanza potesse mettere in difficoltà le colleghe che con lei erano di turno per accudire gli anziani. Lei amava il suo lavoro – raccontano alcuni di loro al Corriere – Ed era molto apprezzata per come svolgeva le sue mansioni.

Una donna determinata. Talmente tanto da decidere di raggiungere a piedi la casa di riposo. Nonostante il pericolo dell’esondazione del fiume e l’acqua che già le arrivava alle caviglie. Lo aveva detto anche al marito, nella sua ultima chiamata del mattino. Continuo a piedi – gli aveva confidato – Qui è tutto allagato.

Poi si era incamminata sul viadotto chiuso e transennato qualche ora prima dalla protezione civile visto il pericolo imminente di esondazione. A precederla un’altra vettura, una Mercedes Classe A. Le due persone a bordo avevano spostato i cartelli di pericolo e attraversato il viadotto poco prima. La loro auto si era però spenta a causa dell’acqua alta sul ponte bloccandoli di fatto all’interno dell’abitacolo.

L’Oss ha provato a soccorrerli, con la torcia del cellulare in mano ha provato ad aiutarli. La corrente però è stata più veloce di lei. L’ha trascinata via insieme con l’auto sulla quale, in un gesto disperato, aveva cercato riparo.

Per lei non c’è stato nulla da fare. L’auto, recuperata a quasi mezzo chilometro dal viadotto, non le ha dato scampo. I due automobilisti invece si sono salvati. Scesi al volo dalla vettura sono riusciti ad aggrapparsi ai rami di un albero. Hanno visto la piena trascinare via Rosanna sotto i loro occhi. Senza poter fare nulla. Sono poi stati portati in salvo dai vigili del fuoco e trasferiti all’ospedale di Alessandria in ipotermia.