“Senti chi fuma”, la spinta “gentile” per smettere. Il libro che dà voce ai fumatori

Oggi per smettere di fumare esistono molti strumenti, ma la terapia deve essere personalizzata.

Scritto a quattro mani dal dottor Fabio Beatrice, Direttore del Centro Antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino e dalla giornalista medico-scientifica Johann Rossi Mason, è stato presentato all’Istituto Superiore di Sanità in occasione del World No-Tobacco Day.

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Vaccini e autismo: “L’unica correlazione è temporale, non esiste un nesso causale”

L’isteria di massa dei vaccini nasce da uno studio fasullo degli anni ’90.

Per creare una cultura dei vaccini «dobbiamo accogliere le paure dei genitori e non etichettarle come ‘mancanza di civiltà’» così Stefano Vicari, Responsabile Neuropsichiatria Infantile, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

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Tumore al seno con metastasi curato dalle cellule della stessa paziente

I linfociti di una donna selezionati e utilizzati come arma, traguardo senza precedenti.

Dai risultati di un primo studio clinico su una sola paziente arrivano nuove prospettive di cura per il tumore del seno in stadio avanzato (con metastasi), ovvero usare cellule immunitarie delle pazienti come killer della malattia.

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Popolazione transgender, quanti sono in Italia, e quali sono i loro bisogni sanitari.

Al via il primo studio di Sanità pubblica per “fotografarne” lo stato di salute.

Porpora Marcasciano (Presidente Onoraria del Movimento Identità Trans): «La salute delle persone trans è legata all’accesso ai servizi sanitari, passa attraverso il contrasto del pregiudizio e un’alleanza con i medici di base, la collaborazione con l’ISS è uno strumento importante per raggiungere questo obiettivo»

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Cibo spazzatura: in aumento le malattie da accumulo di grasso nel fegato

Hamburger, wurstel, hot dog, patate fritte, bibite gassate. O più semplicemente, “cibo spazzatura”.

«Pochi nutrienti e troppi grassi e zuccheri». È cosi che Domenico Alvaro, gastroenterologo, descrive il “cibo spazzatura”.  Perché si chiama così? «Dovrebbe finire nella pattumiera, piuttosto che nel nostro stomaco».

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