OSS e la gestione della stomia

La corretta gestione della stomia, ha come scopo principale prevenire il distacco precoce del presidio e la prevenzione di eventuali complicanze quali arrossamenti, bruciore, prurito e dolore .Quindi non servono materiali sterili per la pulizia.

Igiene della stomia

Per l’igiene della cute peristomale si utilizza: l’acqua e i saponi neutri, da utilizzare con spugne o panni morbidi, asciugando la parte sempre con panni morbidi.

E’ tassativamente sconsigliato utilizzare sostanze come etere, alcool, amuchina, acqua ossigenata o altri disinfettanti per possibili irritazioni e lesioni a carico della pelle e dello stoma.

In commercio possono trovarsi due tipi di sistemi:

– Sistema a due pezzi: costituito da una placca ed una sacca,

-Sistema monopezzo, costituito da placca e sacca in un unico elemento.

Tempi per le sostituzioni

  • Colonstomia
  • sistema a due pezzi con fondo chiuso: cambio placca ogni 3 giorni, cambio sacca 1 o 2 volte al giorno a secondo anche della situazione generale del paziente;
  • sistema monopezzo con fondo chiuso: cambio sacca 1 o 2 volte al giorno a secondo anche della situazione generale del paziente;
  • Ileostomia
  • sistema due pezzi con fondo aperto: cambio della placca ogni 2 giorni, cambio della sacca una o 2 volte al giorno a secondo anche della situazione generale del paziente;
  • sistema monopezzo con fondo aperto: cambio della sacca una o 2 volte al giorno a secondo anche della situazione generale del

Cambio della sacca di colonstomia (scopo)

Lo scopo e le finalità sono quelle di assicurare il benessere il comfort alla persona, mantenere integra la mucosa dello stoma e la cute peristomale, permettere una buona adesione del sistema di raccolta, assicurare le cure igieniche all’ano artificiale e informare ed istruire il paziente.

Materiale occorrente per il cambio del presidio:

  • paravento, se necessario;
  • sul carrello debitamente sanificato, una brocca con acqua tiepida;
  • guanti monouso non sterili;
  • teli di protezione;
  • spugne monouso per la toilette;
  • garze in tessuto non tessuto;
  • contenitore per l’acqua;
  • contenitore rifiuti;
  • nuova sacca;
  • forbici apposite per taglio a curva;
  • telini

Preparazione dell’ambiente:

  • informare la persona;
  • posizionare confortevolmente la persona con un telo di protezione sotto la sacca;
  • fare partecipare la

L’OSS può eseguire questa manovra su stretta indicazione infermieristica in caso di:

  • resezione intestinale definitiva;
  • messa a riposo temporanea di una porzione intestinale;

In caso necessiti di una medicazione sterile o avanzata, la prestazione è di competenza infermieristica.

Tecnica di esecuzione:

  • Informare il paziente riguardo la procedura;
  • Lavarsi le mani;
  • Indossare guanti;
  • Sistemare il paziente in una posizione il più confortevole possibile con un telo di protezione sotto la sacca;
  • Scollegare la sacca dal bordo superiore per evitare perdite di materiale fecale;
  • Osservare se vi sono eventuali scariche;
  • Mettere la sacca usata nel contenitore porta rifiuti;
  • Togliere il materiale fecale fuoriuscito con delle garze asciutte;
  • Lavare accuratamente la stomia con l’acqua tiepida, dalla zona più pulita a quella più sporca;

  • Asciugare tamponando delicatamente con garze;
  • Evitare di utilizzare altri prodotti oltre l’acqua, se non su stretta indicazone medico-infermieristica e non strofinare la parte evitando di irritare inutilmente la stomia;
  • Esaminare lo stato della cute e della mucosa, in caso di alterazioni avvisare l’infermiere.

Misurazione della placca:

  • Dopo aver eseguito la pulizia della stomia, con il misuratore apposito, rilevare il diametro della stomia e tracciare sulla carta che ricopre il lato adesivo della placca un cerchio di diametro corrispondente alla misura rilevata;
  • Ritagliare sulla placca un foro leggermente più grande (1-2mm) del cerchio tracciato;
  • Sistemare la placca nell’orifizio;
  • Assicurarsi che l’adesivo abbia fatto presa;
  • Riordinare il materiale e l’unità abitativa del paziente;
  • Arieggiare la stanza.

Autore: GIUSEPPE SAPONE COORDINATORE INFERMIERISTICO, STOMATERAPISTA:

Coordinatore Infermieristico, responsabile dell’ambulatorio di chirurgia GOM (GRANDE OSPEDALE METROPOLITANO) di REGGIO CALABRIA.

Socio AISTOM per la REGIONE CALABRIA ,ESPERTO e RESPONSABILE dell’AMBULATORIO PER PAZIENTI STOMIZZATI DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA.

La valutazione del dolore nel paziente non cosciente o intubato

Quando il malato non può comunicare, come può essere valutato il suo dolore?

Il dolore è, ormai da tempo, considerato il quinto parametro vitale, assieme alla pressione arteriosa, alla frequenza cardiaca, alla frequenza respiratoria e alla temperatura corporea; ciò implica la necessità che il dolore venga valutato e trattato per il benessere psicofisico della persona assistita.

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