Lo stato di Samoa ha arrestato un uomo che incitava a non vaccinarsi contro il morbillo

Lo stato di Samoa, arcipelago di isole che si trova nel Pacifico a est dell’Australia, ha arrestato Edwin Tamasese, un attivista contrario alla vaccinazione obbligatoria avviata dal governo su tutta la popolazione contro il morbillo, che negli ultimi giorni aveva ucciso 62 persone, la maggior parte bambini.

Tamasese è stato arrestato giovedì e incriminato per incitamento contro il governo per aver descritto su Facebook il programma di vaccinazione come «il più grande crimine contro la nostra gente» e per aver invitato a curarsi con metodi e sostanze inefficaci, come l’estratto di foglie di papaya e la vitamina C.

Nello stato è diffusa la convinzione che i vaccini siano dannosi ed è stata rafforzata dalla morte di due bambini nel 2018, dopo aver ricevuto il vaccino contro il morbillo, la parotite e la rosolia; in realtà erano morti perché le infermiere avevano mescolato al vaccino un miorilassante, un farmaco che rilassa i muscoli dell’organismo, anziché l’acqua. Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel 2018 solo il 31 per cento degli abitanti delle Isole Samoa era vaccinato contro il morbillo; secondo gli esperti per prevenire un’epidemia è necessario che lo sia almeno il 95 per cento.

Giovedì e venerdì tutte le attività non fondamentali dello stato sono state sospese, su ordine del governo, per vaccinare in maniera massiccia i 200mila abitanti del Paese contro il morbillo: le autorità hanno invitato le persone a restare a casa e a esporre una bandiera rossa nel caso in cui all’interno ci fosse qualcuno non ancora vaccinato contro il morbillo. Le autorità locali ritengono che il virus sia stato portato nello stato da un viaggiatore proveniente dalla Nuova Zelanda.

L’Organizzazione mondiale della sanità ha detto che circa 140mila persone sono morte di morbillo nel 2018

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha detto che nel 2018 il morbillo ha infettato quasi 10 milioni di persone e ne ha uccise circa 140mila, perlopiù bambini con meno di cinque anni che non erano stati vaccinati.

Il direttore generale ha detto che «la morte di un bambino per una malattia evitabile con un vaccino fa sinceramente indignare ed è un fallimento collettivo».

I dati sul 2019 forniti dall’OMS non sono ancora definitivi ma mostrano una situazione ancora peggiore: i casi sarebbero infatti aumentati di tre volte nello stesso periodo del 2018.

Gli Stati Uniti hanno già fatto sapere che nel 2019 c’è stato il maggior numero di casi degli ultimi 25 anni mentre nel 2018 quattro paesi europei – l’Albania, la Repubblica Ceca, la Grecia e la Gran Bretagna – avevano perso la qualifica di stati senza morbillo dopo che si erano verificati alcuni casi.