Essere Oss significa lavorare soprattutto con umanità

“Quello che mi rimane sono gli sguardi, i ringraziamenti di parenti e pazienti, le rassicurazioni che dono loro ogni giorno tenendogli la mano e la tranquillità che riesco a infondere loro è la più grande soddisfazione personale e professionale.” In una lettera di ringraziamento è racchiusa l’essenza dell’essere operatori socio sanitari: “lavorare soprattutto con umanità, perché dietro la nostra divisa ci siamo noi: persone con il nostro vissuto.”

Cosa significa essere Oss

Essere Oss significa lavorare con professionalità, dedizione ma soprattutto umanità. Alzarsi ogni giorno con la stessa convinzione e motivazione del primo giorno di lavoro, avendo cura della propria salute psico-fisica.

Sensibilità, responsabilità ci accompagnano ogni giorno, mi accorgo sempre di piccole sfumature del carattere delle persone. Discrezione, dignità ed esperienza tutto ciò di cui abbiamo bisogno.

Ma dietro la nostra divisa ci siamo noi: persone con il nostro vissuto, la nostra sensibilità che ci aiuta sempre ad affrontare tutto nel migliore dei modi, empatia quello che ci richiede ogni giorno il nostro mestiere.

Saper fare, saper essere ma soprattutto saper ascoltare il segreto per compiere il nostro operato al meglio accompagnato da correttezza, ma soprattutto trasparenza. Quello che mi rimane sono gli sguardi, i ringraziamenti di parenti e pazienti, le rassicurazioni che dono loro ogni giorno tenendogli la mano e la tranquillità che riesco a infondere loro è la più grande soddisfazione personale e professionale.

E quando un turno risulta pesante?

C’è sempre qualcuno che ci aiuta ad affrontarlo ed a farci tornare il sorriso: un collega fidato, un amico o una persona cara. Così si torna a lavoro più forti e motivati di prima, cercando di infondere sicurezza.

“Un piccolo grande grazie” alle persone che mi hanno insegnato tanto; ai miei pazienti, ai miei colleghi ma soprattutto al mio Direttore.

Conoscere e scoprire la carriera di OSS

Gli Operatori Socio Sanitari sono la forza trainante della sanità italiana, rappresentano un supporto valido e affidabile in contesti spesso difficili. Sono il mezzo di contatto tra infermieri e paziente e sono in grado di lavorare nei più diversi contesti, dalle strutture pubbliche a quelle private, dalle case di riposo alle RSA, dalle case famiglia alle comunità terapeutiche di tutta Italia.

Gli OSS sono professionisti che scelgono di dedicarsi, con il proprio lavoro, ai pazienti, non ottenendo magari la “gloria” raggiunta da dottoroni e chirurghi super-star, ma impegnandosi quotidianamente e costantemente per mandare avanti con serietà la grande macchina della sanità pubblica e privata.

Questo, però, è ciò che gli OSS rappresentano per gli addetti del settore. Ma cosa vuol dire veramente essere un operatore socio sanitario?

Essere un Operatore Socio Sanitario significa fare una scelta precisa di vita, studiare, esercitarsi e prepararsi a una carriera a contatto con persone, i pazienti, che si appoggeranno a te per tutto, significa duro lavoro e tanto impegno, ma significa anche donare il conforto di un sorriso quando serve, di un braccio a cui appoggiarsi quando si crede di non farcela, di una parola di comprensione anche al più rassegnato dei pazienti. Il lavoro di un OSS non è un lavoro facile, in quanto spesso si è in contatto con persone fragili e di conseguenza non è possibile improvvisare.

E cosa si ottiene in cambio? Oltre all’ovvia retribuzione economica, si ha la possibilità di entrare realmente in contatto con le persone: per ogni sorriso si otterrà un ringraziamento sincero, per ogni parola detta si conoscerà una storia di vita sempre diversa, per ogni braccio messo a sostegno dell’altro si vivrà un’esperienza nuova e sconosciuta. Questi sono i regali che, senza neanche rendersene conto, fanno i pazienti a chi si prende cura di loro con impegno e professionalità.

Quello dell’OSS è un lavoro prettamente pratico e, come tale, serve tanta esperienza che solamente ore e ore di esercitazione e lavoro sul campo possono garantire.

La formazione, fatta bene, fa la differenza e rende competitivi.